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OPENTARANTO

Concorso internazionale di idee per il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione della Città Vecchia

Taranto

 

2016

 

Francesco Cellini (capogruppo)
Insula Architettura e Ingegneria srl
Claudio D’amato Guerrieri, Ubaldo Occhinegro, Georg Josef Frisch,
Alessandro Iacovuzzi, Marco Stigliano

 

Cliente: Comune di Taranto

Oggetto: concorso di progettazione in due fasi – II fase

 

La valorizzazione e riqualificazione del patrimonio dell’Isola passa necessariamente da una coordinata azione pubblico-privata basata su un efficace restauro attivo, volta soprattutto al riuso di quel patrimonio edilizio oggi attualmente inutilizzato perché fatiscente. Da una parte v’è la necessità di rispettare il tessuto urbano originario; dall’altra la necessità di un suo rinnovamento adatto all’immissione in esso di attività moderne, sia residenziali che produttive, corrispondenti agli standard funzionali contemporanei.

La forma architettonica e urbana dell’Isola è chiaramente distinta in una “Città Alta” corrispondente all’insediamento
dell’acropoli originaria, e in una “Città Bassa” originata dalla colmata bizantina. Queste due parti di città sono morfologicamente distinte fra loro perché discendono da due modi insediativi profondamente diversi. La “Città Alta” nasce come luogo destinato a ospitare edifici monumentali che necessitano di interventi di restauro tradizionali; la “Città Bassa” nasce con un chiaro atto di pianificazione basato su un tessuto regolare di case a schiera.

Il recupero edilizio nella “Città Bassa” passa attraverso il recupero del tessuto esistente (adoperando le tecniche tradizionali della costruzione locale) e l’abbattimento dell’edilizia degli anni trenta/quaranta, in modo da ristabilire il fronte a mare, identitario e unitario, sul Mar Piccolo.

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